Il nuovo documento di Economia e Finanza ci dà maggiori indicazioni riguardo al prossimo aumento delle pensioni che prevede un incremento dello 0,8% circa calcolato in base ai dati aggiornati dell’inflazione.
Ad oggi l’IPCA (indice dei prezzi al consumo) prevede per il 2025 un tasso di inflazione al 2% considerato “ideale” dalle banche centrali le quali prevedono anche una situazione economica in crescita.
Secondo le stime contenute nel Def, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per il 2025 sarà del 2,1%, rispetto all’1,1% del 2024. Considerando quindi che l’indice di perequazione è di poco più basso, possiamo stimare un aumento della pensione compreso tra l’1,6% e l’1,8%.
L’ultimo aggiornamento del tasso di inflazione è stato pari allo 0,8% e quindi nel 2026 l’incremento delle pensioni sarà più sostanziale considerando, per esempio, che nel 2025 l’importo della pensione minima è pari a 603,40 euro mensili, ne risulterà che la parte della pensione entro i 2.413,60 aumenterà del 100% del tasso (quindi tra l’1,6% e l’1,8%) mentre la parte che supera questo importo ma non i 3.017 euro viene rivalutata al 90% del tasso, quindi tra l’1,44% e l’1,62%.
Per fare alcuni esempi:
- Pensione lorda di € 800,00 con la rivalutazione al 1,6% l’aumento sarà di € 12,80 mentre con una rivalutazione al 1,8% l’aumento sarà di € 14,40.
- Pensione lorda di €1.000 con la rivalutazione al 1,6% l’aumento sarà di € 16,00 mentre con una rivalutazione al 1,8% l’aumento sarà di € 18,00
- Pensione lorda di € 1.200 con la rivalutazione al 1,6% l’aumento sarà di €19,20 mentre con una rivalutazione al 1,8% l’aumento sarà di €21,60